La pubblicazione di “Nuovi Studi Livornesi”, rivista scientifica a cadenza annuale, poi semestrale, si ispira al prestigioso periodico trimestrale denominato “La Canaviglia”, ideato, sostenuto ed edito dall’editore Ugo Bastogi dal 1976 al 1985.

Dal 1993 (anno di fondazione della rivista) al 2010 il direttore di “Nuovi Studi Livornesi” è stato Paolo Castignoli, direttore dell’Archivio di Stato di Livorno, studioso ed editore di documenti, che si è potuto avvalere dei contributi di un ampio Comitato scientifico e degli apporti dei maggiori studiosi nazionali ed internazionali, che si occupano della storia di Livorno e della Toscana nei suoi rapporti con il Mediterraneo.

A partire dal 2011 direttore della rivista è il dottor Massimo Sanacore, già direttore dell’Archivio di Stato di Livorno.

Con l’anno XXII (2015) la rivista ha assunto periodicità semestrale.

Comitato Scientifico

  • Andrea Addobbati
  • Marcella Aglietti
  • Pier Luigi Ballini
  • Laura Bastogi
  • Fabio Bertini
  • Francesca Bregoli
  • Antonella Capitanio
  • Guillaume Calafat
  • Matteo Caponi
  • Marco Cini
  • Vincenzo Farinella
  • Samuel Fettah
  • Lorenzo Filipponio
  • Fabrizio Franceschini
  • Lucia Frattarelli Fischer
  • Angelo Gaudio
  • Antonella Gioli
  • Silvia Marzagalli
  • Paolo Nello
  • Algerina Neri
  • Stefano Oliviero
  • Giuseppe Pardini
  • Mattia Patti
  • Adriano Prosperi
  • Massimo Sanacore
  • Cinzia Sicca
  • Corey Tazzara
  • Francesca Trivellato
  • Denise Ulivieri
  • Olimpia Vaccari
  • Marcello Verga
  • Maurizio Vernassa
  • Stefano Villani

Comitato di Redazione

  • Massimo Sanacore (Direttore)
  • Giuseppe Mascambruno (Direttore responsabile)
  • Fabrizio Amore Bianco
  • Laura Dinelli
  • Duccio Filippi
  • Chiara La Rocca

Tutti i contributi sono sottoposti preventivamente a un esame del Comitato di redazione e in seguito al vaglio di due esperti anonimi esterni al comitato (double-blind peer review).

Autorizzazione del Tribunale di Livorno n° 2/2015 del 30 settembre 2015.
Direttore responsabile: Giuseppe Mascambruno.